20 dicembre 2009

Cristoforo Munari – Natura morta con porcellane, flauto, libri e arance

Le monete, il bastone, il portachiavi,
la porta serratura, i tardi appunti che
non potranno leggere i miei scarsi giorni,
le carte da gioco e gli scacchi, un libro
e tra le pagine appassita la viola, monumento
d’una sera di certo inobliabile e obliata,
il roso specchio a occidente in cui arde
illusoria un’aurora. Quante cose, atlanti,
lime, soglie, coppe, chiodi, ci servono come
taciti schiavi, senza sguardo, stranamente segrete!
Dureranno più in là del nostro oblio;
non sapran mai che ce ne siamo andati

 J.L.Borges

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