16 ottobre 2009

Jean-Baptiste Camille Corot – Colpo di vento

Se il paziente deve essere coinvolto nel processo terapeutico, sia lui che l’operatore devono condividere un’idea sul perché ha senso fare determinate cose. Condividere questa idea richiede sia al terapeuta, che al paziente, la capacità di vedere come tali cose siano in grado di portare il paziente a una situazione futura desiderabile. Questa idea non è riconducibile a una prognosi, o a una visione condivisa del piano terapeutico. Gli operatori e i pazienti devono arrivare a condividere una storia sul processo terapeutico, devono arrivare a vedere se stessi “nella stessa storia”. Questa è una sorta di storia del futuro, una storia di ciò che non è ancora accaduto, o che è solo parzialmente accaduto, una storia da costruire.

Mattingly – Healing Dramas and Clinical Plots, p. 82 in Lucia Zannini – Medical humanities e medicina narrativa, p. 94

%d