
Talvolta scopro una traccia di ciò che credevo definitivamente sepolto, una traccia minuscola ma sensibile: l’odore di un bosco di pini, il nome di una strada di paese, l’andatura esitante di un uomo che passeggia, il grido di un bambino o di un gabbiano sulla spiaggia e, di sensazione e sensazione, di traccia in traccia, è tutto un periodo che viene a nascondere e allo stesso tempo ad animare il mio presente. La memoria che prediligo, lungi dall’essere la depositaria di ciò che è scomparso, è per me il luogo inesauribile delle apparizioni, di un nuovo che non ha età.
Jean-Baptiste Pontalis – Limbo, un piccolo inferno più dolce – pag.72