
In tensione da mascella a tallone.
Su di lui brilla olio a profusione.
Campione viene acclamato solo chi
come una treccia è attorcigliato.
Ingaggia una zuffa con un orso nero,
minaccioso (ma comunque non vero).
Di tre grossi giaguari invisibili
si disfa con tre colpi, terribili.
Divaricato e accosciato è divino.
La sua pancia ha facce a dozzine.
Lo applaudono, lui fa un inchino
e ciò grazie alle giuste vitamine.
Wislawa Szymborska – Concorso di bellezza maschile – in Vista con granello di sabbia, p. 44
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