10 marzo 2009

– Egon Schiele, La morte e la fanciulla – 1915/16 –

Il modo primo e originario con cui si fa esperienza della morte è la morte dell’altro: è lì che l’uomo incontra la morte per la prima volta. È nella morte di qualcuno, o nella storia di una morte, che tutti i nati incontrano prima o poi il morire e, con esso, la mortalità dell’uomo. È nella morte dell’altro, e in generale nello sfiorire delle cose, che ogni uomo sperimenta la deperibilità del mondo.

Salvatorie Natoli – La felicità di questa vita p.157

Categorie:

Tag:


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d